Forlì

Nel Trecento, Forlì era il punto di raccolta ed organizzazione delle forze ostili al Papa. Dal Mugello per San Godenzo, attraverso quello che oggi è chiamato passo del Muraglione, i guelfi bianchi  attraversavano l’Appennino e scendevano fino in città. Anche Dante dovette affrontare questo difficile viaggio e lasciare per sempre la natia Firenze.  Pieno di rancore e risentimento, verso quei signori che agli antichi valori cavallereschi avevano anteposto la sete di potere, arrivò qui nel 1302, dopo aver partecipato al convegno dei fuoriusciti guelfi all’Abbazia di San Godenzo, e fu ospite di Scarpetta degli Ordelaffi. Una targa posta sulla facciata di Palazzo Albicini, dove un tempo sorgeva la residenza degli Ordelaffi, ricorda il soggiorno del poeta. Forlì ha origini antichissime: durante i lavori per la costruzione del nuovo carcere cittadino, nel 2010, è stata rinvenuta una necropoli risalente a 4.000 anni fa, segno che il luogo era abitato stabilmente già molto prima che i romani la ri-nominassero Forum livii. Durante il periodo etrusco, la zona era chiamata Ficline (Figline), che potremmo liberamente tradurre con “terra di vasai”. Vi era infatti una fiorente produzione di ceramiche di prestigio, che perdurò fino al XVI secolo, quando crebbe la fama della vicina Faenza

Di questo antico passato restano ancora oggi tracce visibili: l’Abbazia di S. Mercuriale con il suo campanile ad esempio, sono il simbolo della città. Oggi si affacciano sulla piazza intitolata all’eroe del Risorgimento italiano Aurelio Saffi ma in epoca romana, proprio qui passava la Via Emilia che conduceva i viaggiatori verso Rimini.

Castrocaro Terme

Dovadola

Portico di Romagna