Le arti al tempo dell’Esilio

Nell’affrontare l’iconica figura di Dante ci si è più volte interrogati sul ruolo che l’esperienza visiva poté avere nella realizzazione delle sue opere; molti studiosi, hanno infatti notato l’attitudine del poeta di pensare direttamente per immagini, attingendo, soprattutto nella Divine Commedia, ad un repertorio che con molta probabilità doveva comprendere anche le esperienze figurative.
L’itinerario della mostra, curata da Massimo Medica, è stato pensato per ripercorrere, come vogliamo fare noi con i nostri itinerari il bici, le principali tappe dell’esilio del poeta, fino a giungere all’ultimo approdo a Ravenna, dove il poeta si spense settecento anni fa.
Lungo il percorso espositivo figurano alcuni capolavori assoluti prodotti nell’età in cui visse il Sommo Poeta (tra cui opere di Cimabue, di Giotto, di Nicola e Giovanni Pisano, preziosi manoscritti miniati, oreficerie e tessuti) attraverso i quali è
possibile ripercorrere le più importanti vicende che caratterizzarono l’arte italiana tra il XIII e il XIV secolo, caratterizzata proprio in quest’epoca da profonde mutazioni e novità.


Quando: dal 08 Maggio al 04 Luglio 2021

Sede: Chiesa di San Romualdo – Ravenna (via Alfredo Baccarini 7)

Orari:
da martedì alla domenica 10-19
lunedì chiuso